Dopo anni di esperienza tra Serie A, Serie C , Interregionale e settore giovanile, l’ex tecnico della Reggina torna sulla scena con idee chiare e una missione ben precisa: valorizzare i giovani e dare solidità tecnica a chi vuole costruire davvero.
Nevio Orlandi non è solo un allenatore di lungo corso: è una figura rispettata e conosciuta nel mondo del calcio italiano, soprattutto nel Sud, dove ha lasciato un’impronta indelebile. Classe 1954, tecnico preparato e appassionato, Orlandi ha costruito la sua carriera partendo dalle fondamenta: il settore giovanile della Reggina, una vera e propria scuola di calcio e di vita.
Per anni ha lavorato dietro le quinte, formando ragazzi che avrebbero poi calcato palcoscenici importanti. Allenatore dalla visione tattica lucida, sempre attento alla crescita tecnica e umana dei suoi giocatori, è stato uno dei protagonisti silenziosi della crescita del calcio calabrese.
Il grande pubblico ha conosciuto Orlandi nel 2008, quando fu chiamato a guidare la Reggina in Serie A in uno dei momenti più delicati della storia del club. Subentrato a stagione in corso, riuscì nell’impresa di mantenere la squadra amaranto nella massima serie, dimostrando di saper gestire pressioni, media e spogliatoio con una calma rara e una competenza fuori dal comune.
Quell’esperienza gli ha cucito addosso l’etichetta – più che meritata – di “tecnico affidabile”, capace di portare ordine, spirito di gruppo e idee chiare anche nei contesti più complessi.
Dopo l’esperienza reggina, Orlandi ha proseguito il suo percorso in panchina con un’altra realtà del Sud: la Vibonese, dove ha scritto una pagina importante della storia rossoblù. Con la squadra calabrese ha conquistato la vittoria del campionato di Interregionale, riportando entusiasmo e concretezza in una piazza affamata di calcio vero.
Non sono mancate anche esperienze significative in Sicilia, dove ha allenato portando il suo bagaglio tecnico e umano in contesti dove spesso la gestione delle risorse è complessa. Anche lì, ha dimostrato di sapersi adattare, valorizzare i giovani e costruire gruppi solidi.
Dopo qualche anno di pausa, vissuto senza mai staccare davvero dal mondo del calcio, Nevio Orlandi è pronto a rimettersi in gioco. Ma non a qualsiasi condizione.
“Non cerco una panchina a tutti i costi – ha dichiarato – ma un progetto che metta al centro i giovani, con una visione chiara e strutturata. Credo ancora in un calcio che sappia formare, valorizzare e costruire.”
Parole che riflettono una coerenza rara nel panorama attuale, spesso più attento ai risultati immediati che alla programmazione a lungo termine.
I pilastri della filosofia di Orlandi
Ecco quali sono i capisaldi del suo metodo di lavoro:
- Valorizzazione del talento giovanile: Orlandi ha sempre lavorato con i giovani, costruendo percorsi di crescita individuali e collettivi.
- Approccio tecnico-tattico moderno: nonostante l’età, ha sempre mantenuto un aggiornamento costante, adattando i suoi schemi al calcio che cambia.
- Gestione del gruppo equilibrata: capace di instaurare un rapporto autentico con i calciatori, ha sempre fatto del dialogo e del rispetto la sua forza.
- Costruzione progressiva del progetto: niente salti nel buio. Orlandi ama lavorare con serietà, passo dopo passo.
In un’epoca dove i club spesso cercano scorciatoie, la figura di Nevio Orlandi rappresenta una risorsa per chi vuole costruire davvero. La sua disponibilità a rientrare nel calcio allenato non è una chiamata al primo progetto utile, ma un’apertura verso chi è disposto a investire sulla qualità, sull’etica del lavoro e sulla formazione.
Società ambiziose, con l’obiettivo di creare strutture solide partendo dal basso, troverebbero in lui un punto di riferimento tecnico, ma anche educativo. Non a caso, molti ex giocatori che ha allenato parlano di lui come di un “maestro”, non solo di calcio, ma anche di vita.
Il rientro di Nevio Orlandi nel panorama calcistico italiano potrebbe rappresentare un’opportunità preziosa per tanti club, soprattutto in Serie D o Lega Pro, che vogliono risalire con un’identità forte.
In un calcio che spesso dimentica le sue radici, la sua figura ricorda che costruire con pazienza, competenza e passione è ancora possibile. E chi sceglierà di affidarsi a lui, avrà dalla sua parte un tecnico preparato, un uomo di valori e un professionista che sa cosa vuol dire prendersi cura di un progetto. Dall’inizio, fino al successo.
