L’Eccellenza calabrese si prepara a vivere un’estate rovente, non tanto per le temperature, quanto per le gravi difficoltà economiche che coinvolgono due piazze storiche del calcio regionale: Locri e Gioiese.
Il Locri, retrocesso dalla Serie D al termine di una stagione complicata sotto il profilo tecnico, si trova ora a dover affrontare una ben più difficile partita fuori dal campo. La società amaranto, infatti, deve fare i conti con una notevole massa debitoria che rischia seriamente di compromettere la possibilità di iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza. Al momento, non sono ancora stati ufficializzati i numeri precisi, ma fonti vicine alla società parlano di cifre pesanti che rendono incerto il futuro del club.
Non va meglio alla Gioiese, reduce da una stagione tribolata e alle prese con numerose vertenze da saldare, che si sommano ai debiti ereditati dalla gestione dell’ex presidente Martino. Anche in questo caso, la mancanza di chiarezza sull’ammontare complessivo delle passività genera preoccupazione tra i tifosi e gli addetti ai lavori. La dirigenza sta lavorando per ricostruire un quadro economico attendibile e, soprattutto, per trovare soluzioni che consentano l’iscrizione alla prossima stagione.
Nel frattempo, il panorama dell’Eccellenza calabrese resta sospeso, in attesa che le vicende societarie di Locri e Gioiese trovino una via d’uscita. Le prossime settimane saranno decisive non solo per le due società coinvolte, ma per l’intero assetto del campionato, che potrebbe subire modifiche sostanziali in caso di esclusioni o rinunce.
In un calcio dilettantistico sempre più schiacciato da costi crescenti e risorse limitate, la sostenibilità economica torna prepotentemente al centro del dibattito. E in Calabria, oggi più che mai, le fondamenta del sistema sembrano tremare.
