Un’estate che scotta, ma non per il calciomercato
Siamo a metà giugno e mentre molte delle protagoniste della prossima Serie D si muovono con decisione per costruire squadre competitive in vista della stagione sportiva 2025-2026, in casa Reggina 1914 regna ancora un silenzio assordante. Un immobilismo che non solo alimenta le incertezze sul futuro tecnico del club, ma che inizia a generare una crescente preoccupazione tra i tifosi amaranto.
Dopo una stagione di transizione, segnata da alti e bassi, la piazza si attendeva segnali forti. Invece, tutto tace: il mercato non decolla, lo staff è in stand-by e i rinnovi dei calciatori chiave sono ancora fermi al palo.
Trocini aspetta risposte: “Garanzie tecniche, ma anche sullo staff”
Il primo nodo da sciogliere è quello legato all’allenatore. Bruno Trocini, chiamato a guidare la Reggina nel difficile compito della ricostruzione, ha già fatto sapere alla dirigenza di voler proseguire il progetto solo in presenza di garanzie chiare, non solo in termini di rosa ma anche per quanto riguarda lo staff tecnico, che vorrebbe riconfermare in blocco.
Una richiesta legittima, dettata dalla volontà di dare continuità ad un percorso di lavoro iniziato con professionalità e dedizione. Tuttavia, senza una risposta concreta da parte della società, anche la permanenza del tecnico calabrese potrebbe finire in discussione.
Una concorrenza agguerrita: chi punta dritto al vertice
L’incertezza in casa amaranto stride con il fermento che si respira altrove. Il girone in cui sarà inserita la Reggina si preannuncia tra i più competitivi degli ultimi anni, con almeno tre squadre già dichiaratamente in corsa per la promozione:
- Nissa : il presidente ha messo sul tavolo un budget di 2,5 milioni di euro affidati al proprio DS per vincere il campionato. Una cifra importante, che testimonia la volontà del club di fare il salto tra i professionisti.
- Nocerina: da anni protagonista della Serie D senza riuscire a centrare l’obiettivo, la squadra molossa vuole finalmente uscire dalla categoria. Le prime mosse parlano di una dirigenza attiva e determinata.
- Vibonese: ha già riconfermato la coppia tecnica Facciolo-Meli e potrebbe beneficiare dell’ingresso di nuovi soci pronti a rafforzare ulteriormente l’organigramma societario. Un progetto che mira a rilanciare il club con ambizioni importanti.
Il tempo stringe: tra partenze possibili e contratti in scadenza
La mancanza di chiarezza sta rallentando anche le trattative per i rinnovi contrattuali. Diversi elementi di valore della passata stagione – sia tra i titolari che tra i giovani più promettenti – non hanno ancora ricevuto proposte concrete. Alcuni sarebbero già stati contattati da altre società di Serie D e Serie C, fiutando la possibilità di cambiare aria in cerca di maggiore stabilità.
Una situazione che rischia di compromettere la base su cui costruire la squadra per la prossima stagione, costringendo eventualmente il club a ripartire quasi da zero, in un contesto in cui le altre dirette concorrenti viaggiano già a ritmo sostenuto.
L’appello della tifoseria: “Ora servono risposte”
La tifoseria amaranto, storicamente appassionata e calorosa, comincia a perdere la pazienza. Sui social si moltiplicano i messaggi di delusione e di allarme, mentre i gruppi organizzati chiedono alla società trasparenza e chiarezza sul futuro del club.
Senza una comunicazione ufficiale, il rischio è che il legame tra piazza e dirigenza si deteriori ulteriormente, proprio nel momento in cui sarebbe fondamentale ricostruire credibilità e un progetto sportivo solido, all’altezza del blasone della Reggina.
Conclusione: il futuro passa da oggi
È arrivato il momento delle scelte. La Reggina non può permettersi un’altra stagione interlocutoria, non con una concorrenza così agguerrita e con una tifoseria che non merita l’ennesimo anno di incertezze. Servono risposte rapide, investimenti mirati e soprattutto un progetto credibile.
In attesa che la società rompa il silenzio, la città guarda alla propria squadra con un misto di speranza e apprensione. Perché Reggio Calabria non è una piazza qualsiasi. E la maglia amaranto merita rispetto, programmazione e ambizione.
