di Carmine Barbaro Giornalista
Dopo un disastroso girone di ritorno, culminato con l’ultimo posto in classifica (escludendo il ritiro già previsto dell’Akragas) e la retrocessione diretta, la società sembra finalmente aver preso coscienza della situazione. Lo ha reso noto attraverso un comunicato stampa in cui dichiara l’intenzione di voltare pagina.
Il documento ufficializza l’azzeramento delle cariche dirigenziali e l’apertura a nuove forze interessate ad acquisire la società. È evidente, tuttavia, che la scelta del presidente Polifroni e dell’attuale dirigenza, una volta persa la categoria dopo tre stagioni in Serie D e considerando una situazione debitoria che pare piuttosto critica nei confronti di staff e calciatori, punti a innescare un cambiamento radicale, nel tentativo di invertire una rotta ormai diretta verso scenari tutt’altro che semplici.
È altrettanto chiaro che l’ingresso di nuovi soggetti si scontra proprio con la paventata criticità finanziaria: ereditare un debito significativo non rappresenta certo un incentivo per eventuali acquirenti. Da un lato, infatti, il regolamento consente comunque l’iscrizione al massimo campionato regionale anche in presenza di vertenze economiche ancora aperte (a differenza della Serie D, dove è richiesta la chiusura preventiva dei conti); dall’altro, resta il fatto che, nel corso della stagione, quegli impegni vanno comunque onorati.
I casi recenti delle ex retrocesse dalla Serie D – come Castrovillari, San Luca e Gioiese – e le relative penalizzazioni dimostrano quanto il rinvio dei pagamenti possa trasformarsi in un vero e proprio boomerang nel campionato di Eccellenza.
In ogni caso, al netto delle legittime perplessità sul futuro della società, l’apertura agli eventuali nuovi vertici rappresenta un segnale concreto. A breve si saprà se esistono reali disponibilità a farsi carico della gestione del prossimo campionato di Eccellenza, che – pur non essendo al livello della Serie D – comporta comunque un impegno tecnico, organizzativo e finanziario di rilievo.
