La Reggina si trova ancora una volta sospesa tra speranze e incertezze. Dopo una stagione segnata da grandi sacrifici e dalla speranza di un pronto ritorno tra i professionisti, i risultati del campo e le dinamiche dei playoff nazionali hanno complicato ulteriormente il cammino amaranto. La vittoria del Ravenna, infatti, ha avuto un impatto diretto sulla classifica dei ripescaggi: il club emiliano ha superato i calabresi, facendo scivolare la Reggina al quinto posto nella graduatoria nazionale delle società aventi diritto al ripescaggio in Serie C.
Un duro colpo per l’ambiente, che già confidava in un’estate di ricostruzione ma in ambito professionistico. L’attenzione ora è tutta rivolta al Consiglio Federale in programma oggi, da cui si attendono indicazioni più precise sullo stato delle iscrizioni, sugli eventuali buchi di organico nei tre gironi di Serie C e su come verranno gestiti i criteri per ripescaggi e riammissioni. Solo allora si potrà avere un quadro più chiaro delle reali possibilità amaranto di tornare tra i professionisti.
Situazione societaria: nodo Trocini e il futuro della rosa
Dal punto di vista societario, la situazione è in evoluzione. Il patron Nino Ballarino ha sempre manifestato la volontà di dare continuità al progetto, ma molto dipenderà dalla categoria in cui la Reggina verrà inserita. Bruno Trocini, artefice della rinascita sportiva dopo l’estromissione dai professionisti la scorsa estate, potrebbe restare sulla panchina amaranto, ma solo in presenza di un progetto tecnico ambizioso e chiaramente definito. Il tecnico ha estimatori anche altrove, e la sua permanenza non è ancora certa.
Anche sul fronte giocatori si attendono sviluppi. Diversi elementi chiave della rosa attuale potrebbero rimanere, soprattutto se si concretizzasse il ritorno in Serie C. Tra i nomi più caldi ci sono quelli di Porcino, Laribi, Ragusa, Barilla, Girasole Salandria, Adejo, e Lagonigro che hanno dato prova di affidabilità e attaccamento alla maglia. Tuttavia, eventuali offerte dalla categoria superiore potrebbero cambiare gli scenari.
Attesa e pressione
In città si respira un clima di attesa, ma anche di pressione. La piazza, sempre calda e appassionata, non vuole rassegnarsi a un futuro in Serie D, soprattutto dopo i segnali positivi arrivati nella seconda parte della stagione. Il rischio però è che, senza risposte chiare e rapide, l’ambiente si raffreddi e la programmazione venga ancora una volta rallentata.
Le prossime ore saranno determinanti per il destino della Reggina: tra aule federali, strategie societarie e valutazioni tecniche, si gioca una partita fondamentale per il futuro del club e per il rilancio di una piazza storica del calcio italiano.
