Smaltita la delusione per la retrocessione del San Luca, Renato Mancini si sta guardando attorno per capire da dove ripartire. Di lui si era parlato di un interessamento da parte della Vibonese, anzi dallo zoccolo duro della tifoseria ad invocare il suon nome dopo la partenza di Buscè, ma da quello che ci risulta la dirigenza Vibonese (al momento ha altre priorità da portare avanti) non ha mai (fino al momento) toccato l’argomento allenatore ed in particolar modo non si è mai pronunciata su Mancini. Certo è che Mancini la piazza di Vibo la conosce abbastanza bene per averci giocato tanti anni fa, ed un suo eventuale coinvolgimento nel progetto rossoblù non farebbe altro che riportare entusiasmo tra la gente.
Ma come dicevano prima le priorità sono altre e cioè quello di affiancare al patron Caffo un socio che possa garantire solidità economica e tranquillità dal punto di vista gestionale, considerato che Pippo Caffo oramai da anni da solo e con il proprio patrimonio personale sta mandando avanti la causa Vibonese. Ma arrivati ad un certo punto e per giunta leggere striscioni di cattivo gusto ti fanno riflettere se è ancora il caso di continuare o cedere l’intero pacchetto azionario. Non è assolutamente una bufala ma qualcosa di concreto quella che vedrebbe l’ex Amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco ( garante di un gruppo di imprenditoriale) a rilevare l’intero pacchetto Societario della Vibonese o nella peggiore delle ipotesi rilevare solo il 50% delle azioni.
Entro questo fine settimana ci dovrebbe essere una schiarita in tal senso. Venendo al capitolo allenatore oltre a Mancini (voluto dalla piazza) si è anche fatta avanti l’ipotesi Parisi ex calciatore del Cosenza, ed in questa stagione a Crotone dove ha lavorato a fianco di Zauli. Parisi da anni è impegnato a dirigere vari settore giovanili. Inizia nel 2014 con il Rende ma è stato anche alla Roma ad Avellino ed in due circostanze diverse a Crotone. Un buon profilo se si vorrà iniziare il nuovo progetto Vibonese partendo dai giovani.