Tifosi in piazza per chiedere chiarezza: “La Reggina è patrimonio della città”
Reggio Calabria trattiene il respiro. La Reggina 1914, storica squadra simbolo della città e del calcio calabrese, si trova in una fase di preoccupante stallo societario. Nessuna novità dal fronte dirigenziale, mercato completamente bloccato tranne il rinnovo di Grillo e, forse , l’acquisto dell’attaccante Ferraro del Sambiase, zero comunicazioni ufficiali. A far da contraltare, una tifoseria sempre più inquieta che per oggi ha annunciato una manifestazione spontanea nel centro cittadino per chiedere trasparenza, rispetto e, soprattutto, risposte.
Situazione societaria: silenzio assordante e poche certezze
La principale fonte di preoccupazione è rappresentata dalla totale mancanza di notizie sul futuro societario della Reggina. Dopo il travagliato percorso degli ultimi anni — tra ricorsi, cambi di proprietà e l’ombra di due quasi tre fallimenti — oggi il club amaranto si ritrova in un limbo. Nessun comunicato ufficiale, nessun piano industriale condiviso con la piazza, e soprattutto nessuna certezza sulla partecipazione al prossimo campionato.
Secondo fonti vicine all’ambiente amaranto, il blocco del mercato non sarebbe semplicemente legato a strategie tecniche, ma piuttosto alla mancanza di liquidità immediata. Una condizione che, a luglio inoltrato, diventa un campanello d’allarme difficile da ignorare.
A oggi la Reggina non ha messo a segno asolo il rinnovo di Grillo in un periodo in cui le altre società di pari categoria stanno rinforzando organici e definendo staff, a Reggio Calabria si vive in una situazione di immobilismo totale.
L’ipotesi più accreditata è che l’attuale gestione sia vincolata da problemi di natura finanziaria. Non si esclude nemmeno un’attesa strategica legata a possibili sviluppi extracalcistici (eventuali trattative in corso? Cambi al vertice?).Il cuore della tifoseria amaranto, sempre presente anche nei momenti più bui, ha deciso di alzare la voce. Per oggi, è stata annunciata una manifestazione pacifica nel centro di Reggio Calabria. Il messaggio è chiaro: “La Reggina non si tocca. È un patrimonio della città, non un giocattolo nelle mani di nessuno.”
Un’iniziativa che parte dal basso, ma che sta raccogliendo consensi anche tra figure storiche del calcio reggino, ex calciatori, dirigenti e semplici cittadini. Non è solo una questione sportiva: la Reggina rappresenta un’identità culturale e sociale, un simbolo che merita rispetto e tutela.
Il sentimento comune è uno solo: basta silenzi, servono fatti. I tifosi non pretendono promozioni a tavolino o sogni irrealistici, ma un progetto credibile, chiaro, condiviso.
Il tempo però non gioca a favore della Reggina. Il campionato incombe, la stagione deve iniziare, e ogni giorno di attesa è un giorno perso. Se non arriveranno presto segnali concreti, il rischio è quello di compromettere l’intera annata sportiva e, peggio ancora, di allontanare definitivamente una tifoseria che fino a oggi ha dimostrato amore incondizionato e grande maturità.
La Reggina 1914 è molto più di una squadra di calcio: è un pezzo di storia, un legame viscerale con la città e la sua gente. Lo stallo attuale genera frustrazione, ma anche un senso di responsabilità collettiva. I tifosi stanno dando l’ennesima dimostrazione di attaccamento: ora tocca alla società, o a chi intende rappresentarla, uscire allo scoperto e dare risposte concrete.
Il calcio a Reggio Calabria ha già vissuto troppe stagioni difficili. Oggi è il momento del coraggio, della chiarezza e del rispetto. Perché il futuro della Reggina non può più aspettare.
