Non è una regola scritta, ma di solito chi vince il campionato di appartenenza scatta automaticamente il rinnovo contrattuale. Non è stato così per Maurizio Panarello chiamato in corsa (dall’ex DS Varrà) durante questa stagione per sostituire Francesco Ferraro sulla panchina della Rosarnese. A piccoli passi il tecnico originario di Bovalino ( è arrivato a Rosarno con la squadra sesta in classifica e con sei punti di distacco dalla vetta) senza alcun clamore ( con la squadra dimezzata di alcuni giocatori importanti vedi D’Ascoli o Ocampo ) ha traghettato la stessa nel campionato di Eccellenza ( ci ritorna dopo oltre 18 anni) a conclusione di un torneo assai equilibrato che si è risolto solamente negli ultimi 180 minuti.
Una vittoria per nulla scontata considerato che sulla carta figuravano squadre più attrezzate vedi Gallico o Stilese. La conferma sembrava cosa scontata invece divergenze di vedute hanno fatto si Panarello e la Società si lasciassero da buoni amici ma con idee assai diverse. Lo stesso Panarello contattato dalla nostra redazione si è espresso cosi “ Una volta concluso il campionato e dopo alcuni giorni ci siamo seduti attorno ad un tavolo assieme a tutti i dirigenti per iniziare a pianificare il futuro che vedrà la Rosarnese disputare il massimo campionato regionale calabrese. E’ ovvio che io abbia fatto delle richieste sia per quello che concerne il parco giocatori ma ancor di più per lo staff tecnico considerato che in questa stagione il post Ferraro l’ho dovuto gestire da solo non potendo fare affidamento nemmeno del preparatore atletico che nella gestione quotidiana delle sedute di allenamento è fondamentale .
Ad alcuni dirigenti evidentemente queste mie richieste non sono andate bene ed è giusto così che ognuno prenda strade diverse. Nessun rancore da parte mia, ci siamo lasciati da buoni amici, però debbo aggiungere che il calcio per come lo intendo è cosa diversa da come lo intendono altri”. Sul futuro invece “ Chi mi conosce sa perfettamente che non mi sono mai proposto. Io quello che chiedo e che ho chiesto in qualsiasi Società dove sono andato a lavorare è il rispetto dei ruoli, se viene a mancare questo è inutile fare calcio. Allo stato attuale sono due Società di Eccellenza che hanno chiesto informazioni su di me. Non ho nessun fretta . Il calcio per me è lavoro e soprattutto per questo chiedo che i ruoli vengano rispettati, Ne approfitto per ringraziare chi in questi mesi ha lavorato con me a Rosarno vale a dire Gaetano Catalano e Rocco La Rocca. Sono stati due collaboratori eccezionali e parte del merito di questa promozione va anche a loro
